Balletto
di Bronzo
album
in pagina:
- Ys
Gruppo di culto per gli
amanti del prog tricolore, il Balletto di Bronzo è stato la prima
formazione a proporre una musica nuova rimodellando e stravolgendo i
canoni classici del pop mediterraneo.
Si forma a Napoli alla fine degli anni Sessanta dalle ceneri di Volti
di Pietra e Battitori Selvaggi, incide un singolo nel 1969 e, ancora
in formazione a tre (Ajello, Stinga e Cupaiuolo), completa il
materiale per la pubblicazione del primo album che, malgrado sia
passato del tutto inosservato, è uno dei migliori esempi del rock
italiano postbeat.
Nell'autunno del 1970 entra nel gruppo un giovanissimo talento dalla
personalità carismatica, Gianni Leone (ex Città Frontale), che
conduce il gruppo verso una svolta musicale ambiziosa.
Le nuove e più complesse sonorità non trovano tuttavia il pieno
consenso degli altri musicisti, e poco dopo, durante le prove del
secondo 'Lp, Cecioni e Capaiuolo abbandonano, sostituiti dal bassista
Vito Manzari (ec Quelle Strane Cose Che...).
Ys,
uscito nell'estate del 1972, raccoglie numerosi consensi anche
all'estero e porta al gruppo una discreta notorietà, grazie anche
all'adeguato lavoro di promozione della nuova etichetta, la Polydor.
Tra il 1972 e il 1973 il Balletto di Bronzo è una delle formazioni
più richieste nei molti festival pop italiani, facendosi tra l'altro
notare al secondo Davoli Pop a Reggio Emilia e al mitico Be-In di
Napoli. Osannati da critica e pubblico, i quattro si apprestano a
lavorare al terzo disco ma, alla fine dell'estate 1973, si separano
per dissapori interni.
Manzari continua a suonare come turnista per un breve periodo, mentre
Leone vola a New York per portare avanti il suo originale discorso
musicale con gli album Vero
e Monitor,
entrambi con lo pseudonimo di Leo Nero. Agli inizi del Novanta torna
in Italia per costituire un nuovo Balletto di Bronzo e iniziare un
tour mondiale che toccherà Giappone e Messico (da alcune
registrazioni verrà estratto il live Trys,
uscito nel 1999), senza riuscire a dimostrare la freschezza di un
tempo.
Alessandro Gaboli
e Giovanni Ottone
da Progressive Italiano
ed. Giunti
|
- Ys
(1972) Polydor 523 693 - cd
1. Introduzione 5.10 - 2.
Primo Incontro 3.25 - 3. Secondo Incontro 3.07 -
4. Terzo Incontro 4.30 - 5. Epilogo 11.26 - 6. La Tua Casa Comoda (bonus
track) 3.44
5.10 - 2.
Primo Incontro 3.25 - 3. Secondo Incontro 3.07 -
4. Terzo Incontro 4.30 - 5. Epilogo 11.26 - 6. La Tua Casa Comoda (bonus
track) 3.44
Musicians:
Gianni Leone, Vito Manzari, Lino Ajello, Gianchi Stringa
Engineering by Franco Sala
L'ingresso di Giovanni Leone
cambia radicalmente il volto del gruppo in luogo dei riffs granitici
dell'esordio trionfa il vero credo progresivo.
Con un titolo preso a prestito da una mitica città bretone, è un
lavoro costruito su cinque movimenti dove a farla da padrone sono le
tastiere del giovane talento napoletano. Nonostante le trame siano
piuttosto spigolose e sicuramente di non facile assimilazione, si
tratta di uno dei più bei dischi del prog italiano. I musicisti si
dimostrano eccellenti nel mettere in pratica le rivoluzionarie idee di
Leone, ma purtroppo alcuni contrasti interni, dovuti anche allo stile
di vita un po' troppo disinvolto e alla forzata convivenza, fanno si
che il gruppo si sciolga prematuramente.
Alessandro Gaboli
e Giovanni Ottone
da Progressive Italiano
ed. Giunti
|