Cabaret Voltaire



album in pagina:

- Mix-Up
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Live In YMCA
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Three Mantras
- The Voice Of America




Il nome è preso dal locale di Zurigo nel quale, all'inizio del secolo, si formò attorno a Tristan Tzara il movimento dada.

Il terzetto di Sheffield dimostra così di voler pagare il debito nei confronti di un concetto di arte libero e dissacratorio: Richard H. Kirk (tastiere, chitarra, fiati), Stephen Mellinder (basso, voce, percussioni) e Chris Watson (tastiere) aggrediscono infatti la musica con molesti rumori, nastri registrati, sovraincisioni, con un gusto accanito e perverso per la sperimentazione.

Assieme ai Clock DVA e ai Thobbing Gristle, si dimostrano uno dei gruppi più creativi e geniali della scena d'avanguardia cosidetta "industriale".

Simone Arcagni da New Wave ed.Giunti

- Mix-Up
(1980) Go International gi 4 - vinile

1. Kirlian Photograph 5.32 - 2. No Escape 3.30 - 3. Fourth Shot 3.55 - 4. Heaven And Hell 5.37 - 5. Eyeless Sigh (live) 3.09 - 6. Phorographie 5.47 - 7. On Every Other Street 3.57 - 8. Expect Nothing 6.04 - 9. Capsules 3.00

Musicians:
Chris Watson, Stephen Mallinder, Richard H. Kirk, Haydn Boyes-Weston


Produced by Cabaret Voltaire
Recorded at Western Works on July-August 1979

E' secondo molti il loro capolavoro, e in effetti contiene tutti i caratteri della band e mostra tutta la genialità che la contraddistingue.
Kirlian Photograph ha un incedere oscuro, appoggiato a un semplice giro di basso sul quale si affastellano rumori e suoni sintetici. Anche la voce viene trattata e filtrata elettronicamente (si ascolti No Escape, con la batteria elettronica che batte come un metronomo), mentre le tastiere danno vita a una breve e semplice melodia sullo sfondo di rumori diversi che creano una sorta di caos matematico. Il lato più oscuro e "disperato" del suono emerge invece in Fourth Shot e Heaven And Hell, mentre Photophobia dà respiro all'armonia dilattando la musica e donandole un approcio psichedelico ed "esoterico".
Simone Arcagni da New Wave, ed. Giunti

- Live In YMCA
(1979) Base rough 7 y5 - vinile

1. Untitled - 2. On Every Other Street - 3. Nag Nag Nag The Set Up - 4. Expect Nothing - 5. Havoc - 6. Here She Come Now - 7. No Escape - 8. Baader Mainhof

(...) La stupefacente bellezza di Live At YMCA è certamente dovuta al fatto che la musica suonata in questo album ha finalmente perso quell'alone di freddezza e di frigidità che sembrava inibire un poco i lavori precedenti. Il suono, a contatto con il pubblico, ha acquistato finalmente spessore; certe atmosfere vibrano di una tensione e di una spigliatezza in precedenza del tutto sconosciute. Anche quando eseguono uno dei loro cavalli di battaglia (Nag Nag Nag The Set Up), i Cabaret Voltaire si avvicinano maggiormente allo stile di un qualsiasi gruppo psichedelico degli anni '60: non perchè questo sia un modello da seguire in particolare, ma proprio perchè la dinamica ritmica e compositiva e la maniera di suonare tipica di una normale formazione pop non sono sicuramente a loro estranee; come la presenza della batteria, viva, reale che sostituisce in quest'album i consueti ritmi preregistrati (sebbene in qualche brano compaiono ancora, come al solito).
Naturalmente ha importanza anche la qualità dell'incisione che, nel caso di
Live In YMCA, è particolarmente cupa e finisce per creare una presenza di sottofondo molto misteriosa ed angosciante con la voce solista che, unitamente a certi sibili elettronici, sembra come inghiottita dalla compagine musicale complessiva, ben fusa e compatta. Il suono è come se provenisse da molto lontano e questo genera, inoltre, un'ulteriore impressione di mistero e di fascino, laddove invece il primo album Mix Up si dibatteva prigioniero di un mixaggio che, olendo a tutti i costi dotare ogni impulso sonoro di spessore autonomi, finiva in realtà per "parificare" tutto sullo stesso piano, togliendo profondità alla costruzione armonica, levigando ogni asperità in modo tale che, accostando ogni sequenza sonora all'altra e , successivamente, ogni brano all'altro, la netta impressione che se ne ricavava era quella di una discreta monotonia.
Nell'ultimo album, comunque, il gruppo ha imboccato decisamente la strada verso una progressiva diversificazione dei territori musicali da esplorare, per cui sono abbastanza ottimista sulla sorte che potrà avere in futuro il loro discorso sperimentale. (...)
Claudio Sorge da Musica 80 n° 8 ottobre 1980

- Three Mantras
(1980) Rough Trade rt 038 - vinile

1. Eastern Mantra - 2. Western Mantra

Musicians:
Chris Watson, Stephen Mallinder, Richard H. Kirk, John Clayton


Produced by Cabaret Voltaire
Recorded at Western Works on January 1980


- The Voice Of America
(1980) Rough cabs 2 - cd

1. The Voice Of America/Damage Is Done - 2. Partially Submerged - 3. Kneel To The Boss - 4. Premonition - 5. This Is Entertainement - 6. If The Shadows Could March? - 7. Stay Out Of It - 8. Obsession - 9. News From Nowhere - 10. Messages Received

Musicians:
Chris Watson, Stephen Mallinder, Richard H. Kirk, Haydn Boyes-Weston

Produced by Cabaret Voltaire
Recorded at Western Works on March/April 1980