Green On Red
album
in pagina
- Gas
Food Lodging
|
- Gas Food Lodging
(1985) Torso 33004 - vinile
1. That's What Dreams Were
Made For 4.22
- 2. Black
River 2.43
- 3. Hair
Of The Dog 2.31
- 4. This
I Know 2.30
- 5.
Fading Away 4.35
- 6. Easy
Way Out 3.05 - 7. Sixteen Ways 3.43 - 8. The Drifter 2.32 - 9. Sea Of Cortez 3.51 - 10. We Shall Overcome 2.57
Musicians:
Dan "Big Daddy" Stuart, Chris "Chez"
Cavacas, Jack "Jake" Waterson, Ales "Big
Dog" MacNicol, Chuck "Billy The Kid"
Prophet
Produced by Paul B. Cutler
Recorded at Eldorado Studios, Hollywood, December 1984
Engineering by Paul B. Cutler and Carolyn Collins
Con Gas Food Lodging
entra in squadra il chitarrista di San Francisco Chuck
Prophet, un innesto che ha una doppia valenza, aumentare
il tasso chitarristico e liberare il carismatico e
magnetico Dan Stuart verso compiti di fron-man. Un
assetto differente dalla democratica leadership a due
(Stuart e Cacavas) dei primi album. Col tempo Stuart
troverà in Prophet il degno compare per una sorta di
alleanza nella composizione delle canzoni che ricorda il
duo stoniano dei Glimmer Twins.
Il cambio di rotta è subito evidente, sebbene Cacavas si
faccia ancora sentire, il sound acquista in termini di
chitarre e riff mentre le canzoni scivolano dal decor
prevalentemente Paisley Underground dei primi lavori
verso un corposo rock suggestionato dalle stazioni di
servizio, dalle strade, dalle tavole calde, da Kerouac e
dalle fughe in Messico. La bellissima, epica e
peckimpahiana Sea Of Cortes
è sintomatica di questa fantasia. La voce di Stuart, le
sue ballate dolenti e romantiche, il suono acre di una
band di fuorilegge che sa essere ruvida e cinica al tempo
stesso, riempie i solchi di un album che consacra i Green
On Red come i cantori di un West più vicino ai killers
di Elroy che ai figli dei fiori di Crosby.
L'inizio è strabigliante, In That's
What Dreams Were Made For la band
stabilisce un suo stile con il cantato epico e romanzato
di Stuart, l'eco di chitarre twang, la minacciosa ritmica
di Waterson MacNicol e il sinuoso organo alla Garth
Hudson di Cavacas. Sembra l'intelaiatura primordiale di
Americana se non fosse che un cinematico senso delle
storie porti i Green On Red a frequentare i territori e i
personaggi dell'hard boiled californiano (The
Drifter), cosa che diventerà esplicita
nell'album Killer Inside Me
con i riferimenti allo scrittore Jim Thompson.
Mauro
Zambellini da Buscadero n° 244 marzo 2003
|