Le
Ome
album in
pagina
- Collage
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Uomo Di Pezza
-
Felona E Sorona
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Elementi
Tra le maggiori e più
longeve formazioni della scena progressiva italiana, Le Orme si
schierano in una classica formazione triangolare, ispirata anche nel
suono agli inglesi Emerson, Lake & Palmer.
Nascono nel 1965 in quartetto (Tagliapietra, Dei Rossi, Nino Smeraldi,
Claudio Galieti) e si fanno notare in tarda epoca beat per una serie
di bei 45 giri di taglio florel-psichedelico, come Fiori
E Colori,
Senti L'Estate Che Torna,
Milano 1968. Quella prima
stagione produce anche due 'Lp registrati in formazione a cinque, con
il tastierista Toni Pagliuca. Ad
Gloriam e Aurora
sono più che altro raccolte di canzoni e 45 giri, ma il primo offre
anche qualche ingenua originalità, introduzioni psicho-floyd, brevi
divagazioni strumentali e altre cosette ora risibili, come una Introduzione
(Ciao Siamo Le Orme) e una Conclusione
(Siamo Stanchi E Andiamo A Dormire).
Quella prima parte di carriera
si può ripercorrere anche nella doppia antologia 1967-1969.
La storia più strettamente progressiva inizia nel 1970 con un nuovo
contratto per la potente etichetta Philips. Il 45 giri Il
Profumo Delle Viole fa da
spartiacque tra il periodo beat psichedelico e la nascente stagione
del pop progressivo.
Per dissidi artistici interni la formazione si è ridotta a tre
elementi, ed è in questa stesura che il gruppo lascerà le tracce
più significative nella scena pop italiana, tra il 1971 di Collage
e il 1974 di Contrappunti,
in un calando qualitativo.
Il loro è uno stile costruito sulle tastiere Hammond (e sul
"generatore di suoni, antennato del sintetizzatore), alla maniera
degli Emerson, Lake & Palmer, ma anche sulla particolarissima voce
di Aldo Tagliapietra, una delle più riconoscibili di tutto il rock
italiano; per non parlare di un certo gusto per la melodia leggera,
che se all'inizio viene ben bilanciata dagli arrangiamenti
strumentali, nel seguito di carriera prenderà il sopravvento.
Da Smogmagica
(1975) entra in formazione il chitarrista Tolo Marton, subito
sostituito da Germano Serafin per Verità
Nascoste (1976), che è
anche il primo senza la direzione del maestro Gian Piero Reverberi,
pianista, arrangiatore, compositore, di fatto il George Martin delle
Orme. Da lì in avanti il gruppo consoliderà la sua posizione
all'interno della scena leggera italiana, passando anche per il
Festival di Sanremo 1982, ma con un percorso irregolare, pause sempre
più lunghe, separazioni e attriti interni.
Alessandro Gaboli
e Giovanni Ottone
da Progressive Italiano, ed Giunti
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- Collage
(1971) Phillips 6323 007 L - vinile
1. Collage
4.42 - 2. Era Inverno 5.00 - 3. Cemento
Armato 8.08 - 4. Sguardo Verso Il Cielo
4.12 - 5. Evasione Totale 6.56 - 6. Immagini
2.58 - 7. Morte Di Un Fiore 3.00
Musicians:
Toni Tagliapietra, Antonio Pagliuca, Michi
Dei Rossi
Produced by Gian Piero Reverberi
Recorded at Sax Records, Milano, 1971
Engineering by Ezio De Rosa
E' il primo album pop delle
Orme, nel quale voce ieratica di Tagliapietra e l'organo di Pagliuca
conferiscono alle composizioni, semplici (Era Inverno e Morte
Di Un Fiore) o più complesse che siano (Cemento Armato, Sguardo
Verso Il Cielo ed Evasione Totale) una certa suggestione
romantica molto in sintonia con i gusti del pubblico italiano.
L'ispirazione dichiarata va ai Quatermass e agli Emerson, Lake &
Palmer (nella stesura triangolare e tastieristica), un po' anche ai
Traffic (per il recupero melodico) ma lo stile non riesce a mantenere
quello spesso spessore: è un pop melodico sinfonico dominato dalle
tastiere, sicuramente più efficace nelle lunghe parti strumentali,
ricche di ricordi del progressive inglese, che in quelle cantate.
Introduzione alla Emerson, Lake & Palmer, testi importanti, lunghe
estensioni strumentali, per uno dei dischi maggiori del pop italiano,
apripista per gruppi anche più illustri come Premiata Forneria
Marconi e Banco del Mutuo Soccorso.
Cesare Rizzi
da Progressive and Underground, ed. Giunti
- Uomo Di Pezza
(1972) Phillips 6323 013 L - vinile
1. Una
Dolcezza Nuova 5.28 - 2.
Gioco Di Bimba 2.54 - 3.
La Porta Chiusa 7.28 - 4.
Breve Immagine 2.42 - 5.
Figure Di Cartone 3.48 - 6.
Aspettando L'Alba 4.43 - 7.
Alienazione 4.43
Musicians:
Toni Tagliapietra, Antonio Pagliuca, Michi
Dei Rossi
Produced by Gian Piero Reverberi
Recorded at Phonogram Studios from 22 march to 12 april 1972
Engineering by Davide Marinone
Cover art by Walter Mac Mazzieri
Il disco del grande successo
commerciale e di Gioco Di Bimba (numero uno nelle classifiche
italiane), sintomatica di un ritorno più deciso alla forma canzone e
a certa musica tipicamente italiana. Per contro ci sono momenti di
delicato pop barocco (Una Dolcezza Nuova) e brani più
spiccatamente progressive e complessi come La Porta Chiusa e Alienazione.
Cesare Rizzi
da Progressive & Underground, ed Giunti
- Felona E Sorona
(1973) Phillips 6323 023 a - vinile
1. Sospesi
nell'incredibile - 2.
Felona - 3.
La solitudine di chi protegge il mondo -
4. L'equilibrio -
5. Sorona -
6. Attesa inerte -
7. Ritratto di un mattino -
8. All'infuori del tempo -
9. Ritorno al nulla
Musicians:
Toni Tagliapietra, Antonio Pagliuca, Michi
Dei Rossi
Produced by Gian Piero Reverberi
Recorded at Fonorama Studios, Milano on 1973
Engineering by Bruno Malasoma
Cover art by Lanfranco
Con l'album precedente il gruppo
ha superato per un breve attimo i confini italiani e guadagnato un
contratto con la Charisma, che pubblica Felona e Sorona per i
mercati inglesi, con i testi di Peter Hammill. E' il lavoro più
ambizioso del gruppo, tentativo di emulare le grandi opere concept del
pop inglese, con una trama allegorica che narra di due pianeti/entità
contrapposti ma complementari. Bello sopratutto Sospesi
Nell'Incredibile, uno dei momenti migliori del pop italiano.
Dai concerti di quel periodo, con una scenografia che ricorda quella
di Gabriel con i Genesis, sarà ricavato il live In Concerto
con gli oltre venti minuti di Truck On Fire.
Cesare Rizzi da
Progressive & Underground, ed Giunti
- Elementi
(2001) Crisler ccd 3oo5 - cd
1. Danza
Del Vento (prima parte) 3.36 -
2. Il Vento, Il Cielo E La Notte
7.16 - 3.
Danza Del Vento (seconda parte)
1.29 - 4. Danza Della
Terra 2.22 - 5.
Risveglio 3.59 - 6.
Canto Di Preghiera 1.59 -
7. Lord Of Dance 2.52
- 8. Danza Della Pioggia 2.38
- 9. Dove Tutto E'! 4.40
- 10. Luce Dorata 1.29
- 11. Danza Del Fuoco 2.41
- 12. Danza Del Vento (terza
parte) 3.38 - 14. Risveglio (ripresa)
1.27
Musicians:
Toni Tagliapietra, Michi
Dei Rossi, Michele Bon, Andrea Bassato
Produced by Ennio Favaretto
Recorded at Condulmer Recording Studio Zerman, Treviso on February 2001
Engineering by Andrea Valfrè
Cover by Paul Whitehead
Innegabilmente, Le Orme hanno
caratterizzato un'epoca nella storia del rock italiano, esordendo nel
'69 con un caposaldo della psicadelia latina, Ad Gloriam e
cogliendo la piena consacrazione due anni dopo con Collage,
forse il primo album/manifesto del nostro rock progressivo, uno
scenario che continua ad appassionare legioni di collezionisti in ogni
parte del mondo.
Il nuovo cd delle Orme, Elementi, può ben definirsi un
trionfale ritorno alla loro più felice stagione progressive, alle
sonorità che fecero degli 'Lp Collage, Uomo Di Pezza e Felona
E Sorona autorevoli risposte mediterranee ai grandi gruppi
inglesi: Nice, EL & P e Quatermass.
Lo si intuisce dalla copertina "Four Elements", che rinnova
la collaborazione del gruppo veneziano con il leggendario pittore Paul
Whitehead; a sua volta fece epoca, firmando artwork per Genesis, Van
Der Graaf Generator ed anche Hide Tide, e recentemente ha tenuto una
mostra delle sue opere in Italia.
La conferma più importante giunge però dalla musica; accanto ai
membri storici Aldo Tagliapietra (voce, basso e chitarra) e Michi Dei
Rossi (batteria), da tempo non c'è più Toni Pagliuca ma due
eccellenti tastieristi, Michele Bon e Andrea Bassato, che offrono
nuova freschezza ed incisività allo stile delle Orme. Elementi è
dunque un vero e proprio album di classico progressive, caratterizzato
dalla vena melodica del gruppo, ma senza i risvolti commerciali che
talvolta ne inaridirono l'ispirazione. L'organo Hammond ed il synth
irrompono in episodi di schietta matrice emersoniana, Danza Del
Vento, Il Vento, Il Cielo E La Notte, e Danza Del Fuoco;
il pianoforte dà lezioni di romantic-rock in Danza Della Pioggia
ed il sitar sottolinea le trame di Dove Tutto E'!, mentre la
voce di Tagliapietra non sembra risentire del trascorrere degli anni.
Il pubblico di cultori prog non può che schierarsi dalla parte delle
Orme di Elementi.
Beppe Riva
da Rockerilla n° 253 settembre 2001
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