Osanna



- L'Uomo
- Preludio, Tema, Variazioni, Canzona
- Palepoli



Senza dubbio il più importante gruppo del variegato panorama musicale napoletano nei primi anni Settanta, gli Osanna costituiscono, con Premiata Forneria Marconi e Banco del Mutuo Soccorso, la sacra trimurti del rock progressivo italiano.

Le radici affondano in piena epoca beat, quando Lino Vairetti e il bassista Enzo Petrone furoreggiano nella zona del Vomero con i Volti di Pietra, nelle cui file milita anche Lino Ajello, chitarrista del futuro Balletto di Bronzo. Vairetti dimostra subito doti di frontman e grazie a lui il gruppo cambia stile e diventa Città Frontale (nome preso da una scultura di Consagra). Ajello è sostituito da Danilo Rustici, Carlo Fagiani da Massimo Guarino, Petrone esce; per un breve periodo fa parte del gruppo anche l'estroso tastierista Gianni Leone, che poi raggiungerà Ajello nel Balletto di Bronzo. Il passo decisivo verso la nascita degli Osanna avviene proprio con l'avvincendamento tra Leone e l'ex Showen Elio D'Anna.

Completato l'organico, concerti e festival si susseguono a ritmo frenetico, contribuendo non poco alla leggenda degli Osanna, che sul palco si presentano con i volti dipinti e con costumi molto originali (si dice che Peter Gabriel abbia preso spunto per il proprio trasformismo da palcoscenico proprio dal gruppo napoletano, durante un concerto a Rimini di spalla ai Genesis). L'esordio discografico, nel 1971, mescola hard, melodia rock ed esistenzialismo lirico. L'anno seguente invece gli Osanna si fanno tentare anche loro dal conubio rock-musica classica, chiamando l'arrangiatore argentino Luis Enriquez Bacalov per la colonna sona del film
Milano Calibro 9. Il vertice artistico lo toccano però con Palepoli una delle opere più fresche e originali di tutto il rock italiano. Nel 1973 svolgono un ruolo di primo piano anche nell'organizzazione del "Be-In" di Napoli, grande raduno musicale del pop italiano con la partecipazione degli inglesi Atomic Rooster e del cantautore "napolamericano" Shwn Phillips.

Dopo
Landscape Of Life, ultimo 'Lp per  la Fonit Cetra, Rustici e D'Anna decidono di cercare fortuna oltremanica, unendosi al percussionista Enzo Valicelli per dare vita all'effimero progetto Uno, che lascia presto il posto ai Nova (insieme a Corrado Rustici, ex Cervello), autori di quattro 'Lp: il discreto debutto di Blink, la loro miglior prova Vimana, senza Danilo Rustici ma con la collaborazione di Narada Michael Walden e Phil Collins, e infine i prescindibili Wings Of Love e Sun City. Intanto Vairetti e Guarino recuperano il primissimo nome del gruppo, Città Frontale, per pubblicare El Tor, buon disco di jazz rock. Suddance è l'ultimo sussulto a sfoggiare il nome Osanna, uscito negli anni della disco music e del punk e presto dimenticato.

Negli anni Novanta Vairetti riunisce ancora gli Osanna quasi al completo per alcuni concerti, ai quali fa seguito
Taka Boom (2004) che, oltre a vecchi brani riarrangiati in chiave funky, contiene anche nuove composizioni. Seguono poi Live Uomini e Miti (2004) con  registrazioni dal vivo e in studio del 2001, e un DVD che documenta un concerto dello stesso anno a Napoli, con la partecipazione di molte glorie del progressive italiano, come Patrizio Fariselli degli Area, Gianni Leone del Balletto di Bronzo, Aldo Tagliapietra e Micky Dei Rossi delle Orme e molti altri.

Alessandro Gaboli e Giovanni Oddone
da
Progressive Italiano ed. Giunti



- L'Uomo
(1971) BTF 131 - cd

1. Introduzione - 2. L'Uomo - 3. Mirror Train - 4. Non Sei Vissuto Mai - 5. Vado Verso Una Meta - 6. In Un Vecchio Cieco - 7. L'Amore Vincerà Di Nuovo - 8. Everybody's Gonna See You Die  - 9. Lady Power

Musicisti:
Elio D'Anna, Lino Vairetti, Danilo Rustici, Lello Brandi, Massimo Guarino


Produzione: Massimo Bernardi
Registrazione effettuata presso l'Auditorium Fonit-Cetra di Milano
Tecnico del Suono: Plinio Chiesa

Esordio con il botto per i napoletani, che danno forma a tutto quel che hanno mostrato nelle esibizioni dal vivo. Vairetti si dimostra cantante di grande versatilità e talento, oltre che ottimo compositore. Rustici dà sfogo a tutto il suo estro chitarristico aiutandosi con un effetto per chitarra da lui elaborato e battezzato"problelettronic audio-oscillation". D'Anna non è da meno, dimostrando tutto il suo straordinario talento, anche se in alcuni momenti il suo flauto ricorda Ian Anderson (caratteristica peraltro comune a molti colleghi). Affiatata e potente la sezione ritmica. I testi parlano della condizione dell'uomo e del suo ruolo nell'universo, ma non mancano accenni politici, come nel finale di Mirror Train, quando Rustici, prendendo a modello Hendrix a Woodstock, si lancia in una Bandiera Rossa che lascia intendere chiaramente le idee dei musicisti.
Bella anche la copertina, che si dispiega in tre parti.

Alessandro Gaboli e Giovanni Oddone da Progressive Italiano ed. Giunti

- Preludio, Tema, Variazioni, Canzona
(1972) BTF vm 2000 - cd

1. Preludio 4.10 - 2. Tema 4.50 - 3. Variazione I 2.10 - 4. Variazione II 5.05 - 5. Variazione III 1.38 - 6. Variazione IV 1.30 - 7. Variazione V 2.08 - 8. Variazione VI  2.50 - 9. Variazione VII 1.25 - 10. Canzona 4.55

Musicisti:
Lello Brandi, Elio D'Anna, Massimo Guarino, Danilo Rustici, Lino Vairetti

Produzione: Sergio Bardotti
Registrazione effettuata presso l'Auditorium Fonit-Cetra di Milano
Tecnico del Suono: Giancarlo Jametti Vimana

Con il secondo album gli Osanna cambiano registro, seguendo i New Trolls in quel percorso di contaminazione tra rock e musica classica che è molto in voga. Utilizzano anzi lo stesso arrangiatore di Concerto Grosso, Bacalov, per realizzare un disco tutto sommato atipico nella loro produzione, ideato come colonna sonora del film Milano Calibro 9. Non pomposo come molte altre produzioni di questo tipo, il disco propone un Preludio di Bacalov e sette Variazioni che spaziano dal jazz alla psichedelia, nelle uali l'estro strumentale dei musicisti viene ben assecondato da partiture orchestrali mai troppo invadenti. Si conclude quindi con un pezzo molto melodico, Canzona (There Will Be Time), che riesce ad avere un certo successo di pubblico ma che il gruppo si rifiuterà per molto tempo di eseguire dal vivo perchè troppo commerciale.
Alessandro Gaboli e Giovanni Oddone da Progressive Italiano ed. Giunti

- Palepoli

(1972) Fonit Cetra 3984 28279 - cd

1. Oro Caldo 18.30 - 2. Stanza Città 1.45 - 3. Animale Senza Respiro 21.36

Musicisti:
Elio D'Anna, Lino Vairetti, Danilo Rustici, Lello Brandi, Massimo Guarino


Un'opera complessa che affonda le radici nelle origini stesse di Napoli (Palepoli è una via cittadina che prende il nome da Paliopulos, un piccolo sobborgo dell'antica Neapolis d'epoca greca).
Come si può asoltare sin dai primi solchi, sono i suoni e i profumi dell'antico Mediterraneo  a emergere, mentre i testi lasciano trasparire una sorta di nostalgia per i tempi in cui veniva data importanza ai sentimenti, in contrapposizione alla società moderna dove a dominare sono la tecnologia e la perdita dei valori del passato.
Splendida sopratutto la suite iniziale Oro Caldo, dove l'originalità della proposta è più evidente, ma non sono da meno Stanza Città e, sull'intera seconda facciata Animale Senza Respiro, dove emerge la condizione dell'uomo in una società che lascia sempre meno spazio all'individuo.
L'opera viene rappresentata dal vivo in tutta Italia nel 1973, tra grandi difficoltà economiche e organizzative: una tournèe, con i musicisti truccati e attorniati da attori e mimi, che rimarrà nella storia come uno dei momenti più alti di tuttol'underground italiano degli anni Settanta.
Alessandro Gaboli e Giovanni Oddone da Progressive Italiano ed. Giunti