Material
album
in pagina:
-
Memory
Serves
- One Down
- Temporary Music
- Seven Souls
- Hallucination Engine
- Intonarumori
Il mito della "musica totale", in auge dalla seconda metà degli anni
'70, trova i massimi esponenti nei Material e in particolare nel loro
leader, il bassista, produttore, "agitatore sonoro" Bill Laswell.
Originario di Detroit, Laswell si trasferisce alla fine degli anni '70 a
New York, dove fa lega con il batterista Fred Maher e il tastierista
Michael Beihorn, predicando un'esperienza musicale al di là dei generi
in cui convivano in libertà rock, jazz, sperimentazione e musica latina.
Dopo un inizio come New York Gong, per un estemporaneo accompagnamento a
Daevid Allen, il progetto prende nome Material, con l'obiettivo i una
"musica provvisoria" da collegare strettamente ai tempi che cambiano. Al
di là delle audaci intenzioni, i primi due Ep non varcano il confine di
un funk rock abbastanza ordinario e così accade anche per i successivi
mini-album, in cui il trio iniziale si estende con il contributo dei
chitarristi Robert Quine e Cliff Cultreri e del batterista Bil Bacon.
E' Memory Serves a canobiare il passo, coinvolgendo nel progetto come il
chitarrista Fred Frith, il jazzista ex davisiano Sonny Sharrock e due
sperimentatori della nuova leva di Chicago, George Lewis e Henry
Threadgill. La musica non sempre mantiene le promesse, ma la varietà dei
protagonisti nel teatro sonoro di Laswell e compagni è davvero notevole,
come dimostra One Down, con Archie Shepp accanto a Whitney Huston, Oliver Lake con
Nile Rodgers.
La libera forma dei Material consente estensioni anche extra musicali
(in un'occasione il gruppo accompagna il pittore Keith Haring) e dà modo
ai vari membri di agire anche con iniziative parallele. Laswell e Maher
si dedicano a una musica di ostica sperimentazione con il progetto
Massacre, mentre nei Deadline i membri dei Material si esibiscono con
Jaco Pastorius, Manu Dibango, Paul Butterfield e altri. Con gli anni la
sigla Material viene accantonata e i singoli componenti del gruppo si
impegnano in varie attività. Maher suona con Richard Hell, Robert Quine
e Lou Reed (di cui produce
New York), ma il più presente è senz'altro Laswell, che diventa un
punto di riferimento della musica degli anni '80 con la sua vulcanica
attività.
Come solista incide lo splendido
Baselines e il sorprendente
Hear No Evil, in cui le tensioni della sua musica abituale si risolvono in
un tappeto sonoro di ipnotica bellezza, con accenti quasi mistici. Come
produttore fa invece il giro del mondo musicale, passando dalla fusion
di Herbie Hancock al rock di Ginger Baker, dalle provocazione dei Public
Image Limited al funk di Sly & Robbie, per non dimenticare Mike Jagger,
Sakamoto e Iggy Pop. Appassionato di musiche del terzo mondo, Laswell
produce album di Toure Kunda, Fela Kuti, Manu Dibango e Daniel Ponce.
Importante poi anche la sua collaborazione al progetto Last Exit, con
Sonny Sharrock, Peter Brotzmann e Ronald Shannon Jackson, sulla tracce
di una musica postmoderna capace di far tesoro delle esperienza del
free, dell'improvvisazione e dell'avanguardia colta. A dieci anni di
distanza dalle prime prove, Laswell mostra ancora voglia di cimentarsi
con quelle utopie e nel 1989 restaura la sigla Material per un lavoro
sorprendente come Seven Souls. L'album è un'applicazione musicale della teoria del cut-up di
William Burroughs (smontaggio e ricomposizione di un testo con nuova
forma, nuovi significati) e proprio della voce del vecchio scrittore
Laswell si serve per paradossali collage sonori, con inserzioni di voci
da Pakistan, Messico, Africa, New York, la dura base ritmica di Sly
Dumbar, la chitarra di Nicky Scopelitis e il violino di Shankar.
Negli anni '90, Laswell trova modo di dar sfogo ai propri progetti
grazie al supporto finanziario di Chris Blackwell, già fondatore della
Island. Con lui progetta la Axiom, etichetta tesa a valorizzare realtà
musicali tendenti al crossover fra jazz, world music e nuove tecnologie.
Poi, nel 1994, prosegue il suo personale percorso discografico:
Outer Dark e Subsonic 2: Bass Terror, realizzati con la collaborazione tecnica di Robert Musso,
sono la continuazione del patchwork sonoro architettato dal bassista.
Con Dj Spooky, uno dei nuovi protagonisti della scena ambient
newyorkese, pubblica Underwood, al quale partecipano Jah Wobble al basso acustico e Testu
Inoue agli effetti elettronci. Con
Oscillation, Laswell si conferma comunque attento ai trend musicali del
momento, strizzando l'occhio a fenomeni commerciali più recenti come il
drum'n'bass inglese e collaborando con Ninj e Transonic.
I Material, comunque, sono ancora in attività, come dimostrano i diversi
titoli pubblicati negli anni '90. A oggi, pare che Laswell abbia suonato
in più di cinuecento album.
da Enciclopedia del Rock ed. Arcana
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- Memory Serves
(1981) Celluloid vg 408 529812 - vinile
1. Memory Serves 5.08 - 2. Disappearing 7.11 - 3. Upriver 5.25 - 4. Metal Test 4.30 - 5. Conform To The Rhythm 4.30 - 6. Unauthorized 3.50 - 7. Square Dance 4.29 - 8. Silent Land 3.48
Musicians:
Bill Laswell, Fred Maher, Michael
Beihorn, Sonny Sharrock, Henry Threadgil, Fred
Frith,
George Lewis, Olu Dara, Billy Bang, Charles K. Noyes
Produced by Material
Recorded at OAO Studio, Brooklyn, New York
Engineering by Martin Bisi and Greg Curry
Cover by Jan Luss and Thi-Linh Le
I Material si
presentano con il loro secondo album dopo Temporary
Music e alcune estemporanee
collaborazioni con Brian Eno e Nona Hendryx tra gli
altri. Memory Serves
è un disco molto diverso dal precedente e che si può
localizzare nellambito del processo evolutivo che
il gruppo viveva nei primi anni 80. Certe soluzioni
danzabili di ascendenza moroderiana, che avevano
caratterizzato brillantemente alcuni brani del lavoro di
esordio, sono scomparse per lasciare il posto ad una vena
funky certamente più autentica. Naturalmente sarebbe
riduttivo ed imprudente accostare i Material agli Spandau
Ballet o ad Haircut: non bisogna dimenticare le amicizie
che i Material avevano nei circuiti più stimolanti del
jazz di Chicago; inoltre occorre tener presente la
concettualità e la sperimentazione che pervadono tutto
questo disco, con un rigore che a volte corre il rischio
di trasformarsi in noia e incomunicabilità. Si tratta
però, di momenti brevi, e complessivamente Memory
Serves si può
considerare uninteressante capitolo nella storia
del gruppo. Funky dunque, e poi qualche suggestione di
Miles Davis; addirittura, con ironia neppur troppo
sottile, canzoni dei pionieri e più in generale della
tradizione folkloristica americana, con tanto di violino
per fare quattro salti sullaia. Certe trovate
paiono davvero bizzarre, specialmente raffrontate alla
rarefazione e allintroversione di buona parte della
seconda facciata. La title-track è probabilmente il
brano più accattivante, ed è certamente degno di far
danzare i nottambuli più intelettuali.
Ottimi musicisti, i Material dimostrano in
questalbum di avere una rispettabile intelligenza e
una visione composita personale.
Alessandro
Calovolo da Rockerilla n°
21 febbraio 1982
- One Down
(1982) Celluloid cel 6633 - vinile
1. Take It Change - 2. I'm The One - 3. Time Out - 4. Let Me Have It All - 5. Come Down - 6. Holding On - 7. Memories - 8. Don't Lose Control
Musicians:
Bill Laswell, Michael Beihorn, Martin
Bisi, Nona Hendrix, B.J. Nelson, Nicky Skopelitis, Nicky
Marrero, J.T. Lewis, R. Bernardn Fowler, Nile Rodgers,
Raymond Jones, Fred Frith, Daniel Ponce, Tony
Thompson, Noris Night, Ronnie Drayton, Yogi Horton,
Oliver Lake, Whitney Huston, Archie Sheep, Thi-Li Le,
Jean Karakos
Produced by Material
Cover by Michael Beinhorn
Il virus
della febbre del sabato sera, anzichè estinguersi sotto
i colpi di frusta del rock progressivo, è riuscito ad
insediarsi agevolmente anche in terreni di coltura che
non presentano naturali predisposizioni di attecchimento.
Attraverso canali di colonizzazione che vengono
interiorizzati indirettamente, in modo subdolo. Fenomeni
transitori che vengono chiamati new-dance, dance-wave, o
con variazioni sul tema, nascono, o meglio sono nati, non
come cloni della disco music, ma da ambienti musicali
tendenzialmente opposti che, in un certo periodo, hanno
voluto sviluppare un discorso di accattivante
danzabilità implicito al movimento "disco". Le
premesse sociologiche che possono aver indotto una svolta
di questo tipo, sia che derivino da impulsi
commercializzati o da autentiche esigenze espressive,
hanno avuto un'incidenza non trascurabile ma che
purtroppo non può essere approfondita nel corso di una
recensione discografica.
Comunque è mutato anche l'atteggiamento della critica
più intransigente nei confronti delle sonorità
ballabili; tramando un substrato di complicità che ha
promosso la diffusione del prodotto anche in strati
d'ascolto restii all'attrattiva dancing.
Tutto questo discorso per arrivare a denunciare l'ultimo
Material come un ritorno, devo dire veramente inaspettato
dopo il precedente Memory Serves,
al materialismo frivolo delle sale da ballo. Più
sintonizzati verso un sound elettrico (Martin Bisi)
anzichè elettrico. Si tratta di classico materiale disco
con tanto di pittgrit dove gli spunti per far sollevare i
tacchi, ciondolare le zucche, sballonzolare i giovani
seni e minare la fissità impiegatizia degli arti
superiori, non mancano di certo.
La formazione base si è ristretta al duo comprendente
Michael Beinhorn e Bill Laswell. Il grande assente è
Fred Frith la cui collaborazione è limitata ad un brano
(come esecutore); di Fred Maher nemmeno l'ombra. In
compenso è stato costituito un collage di collaboratori
blasonati (...).
Vittorio
Azzoni da Rockerilla n° 31 febbraio 1983
- Temporary Music
(1981) Base bs 12000 - vinile
1. A.O.A. - 2. On Sadism - 3. White Man - 4. Process/Man - 5. Reduction - 6. Heritage - 7. Secret Life - 8. Dark Thing - 9. Discourse - 10. Detaehed
Musicians:
Bill Laswell, Fred Maher, Michael
Beihorn, Cliff Cultreri, Don Davis, Robert Quine, Bill
Bacon
Produced by Material and Martin Bisi
Recorded at Linden Studio, Ambler, P.A on September 25
and 27 1980
Engineering by Bill Mauchly and Vin Moss
Cover photo by Felipe Orrego
- Seven Souls
(1989) Virgin v 2596 - vinile
1. Ineffect - 2. Seven Souls - 3. Soul Killer - 4. The Western Land - 5. Deliver - 6. Equation - 7. The End Of The World
Musicians:
Bill Laswell, William S. Burroughs,
Rammellzee, Foday Musa Suso, Fahiem Dandan, Nicky Skopelitis, L. Shankar, Simon Shahenn, Jeff Bova,
Sly Dunbar, Aiyb Dieng
Produced by Bill Laswell and Material
Recorded at Platinum Island Stusdios
Engineering by Robert Musso and Martin Bisi
- Hallucination Engine
(1994) Axiom 314 518 351 - cd
1. Black Light (B. Laswell/W. Shorter) 7.33
- 2. Mantra
(B.
Laswell/L. Shankar/Caroline) 8.44 - 3. Ruins (submutation dub) (B.
Laswell) 8.54 - 4. Eternal Drift (B. Laswell/N. Skopelitis)
7.35 - 5. Words
Of Advice (B.
Laswell/W. Burroughs) 3.58 - 6. Cucumber Slumber (fluxus mix) (J. Zawinul/A.
Johnson) 7.30 - 7. The Hidden Garden/Naima (B. Laswell/S. Shaheen/N.
Skopelitis) 13.00 - 8. Shadows Of Paradise (B. Laswell/L. Shankar/N.
Skopelitis) 9.35
Musicians:
Bill Laswell, Wayne Shorter, Nicky
Skopelitis, Jonas Hellborg, William S. Burroughs, Liu
Sola, Simon Shaheen, Bootsy Collins, Bernie Worrell, Sly Dumbar, L. Shankar, Jeff Bova, Jihad Racy,
Zakir Hussain, Trilok Gurtu, Vikki Vinayakram, Fahim
Dandan, George Bash, Michael Baklouk, Ayib Dieng
Produced by Bill Laswell
Engineering by Robert Musso, Oz Fritz and Martin Bisi
- Intonarumori
(1999) Axiom palm 2019
1. Intime 1.11 - 2. Conspiracies 4.22 - 3. Rodent Robots 1.32 - 4. Burnin' 4.36 - 5. Who Wakes The Rooster? 1.19 - 6. This Morning 3.35 - 7. No Guts No Galaxy 4.47 - 8. Temple Of The Mental 6.09 - 9. All That Future 5.38 - 10. My Style Is I Ain't Got Not
Style 4.54
- 11.
Snipers For Biters 1.46 - 12. Checkpoint 0.1 3.54 - 13. Mind Drift 6.06 - 14. Life Itself 3.26 - 15. Flow 3.53 - 16. Freestyle Journal 3.50 - 17. Hisstory 3.52
Musicians:
Bill Laswell, Killah Priest, Flavor
Flav, Ramm Ell Zee, Kool Keith, Lori Carson
Produced by Bill Laswell and Scotty Hard
Recorded at Orange Music Sound Studio, West Orange, New
Jersey and Greenpoit Studio, Brooklyn, N.Y.
Engineering by Robert Musso ans Scott Hardong
Cover art by James Koehnline
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