Yellow Magic Orchestra



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- Yellow Magic Orchestra
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Technodelic
- BGM



Celebre formazione giapponesedi techno-rock, la Yellow Magic Orchestra nasce nel 1978 su impulso di Haruomi Hosono, tastierista e bassista, leader della scena rock giapponese dei primi anni '70. Hosono ha suonato con gli Happy End, si č distinto come solista e produttore prolifico e ha fondato una Yellow Magic Band. Da quella prima idea nasce la Yellow Magic Orchestra, con il contributo di Yukihiro Takahashi e Ryuichi Sakamoto. Il primo č stato batterista della Sadistic Mika Band, sulle tracce dei Roxy Music, mentre il secondo si č fatto conoscere come musicista di studio ed esperto di strumenti elettronici, mettendo a frutto in campo pop l'educazione classica ricevuta.

Il gruppo fa ricorso volentieri a sintetizzatori alla maniera dei Kraftwerk e dei primi pionieri di pop elettronico, con forti accenti ritmici. Giā l'album di esordio č costruita in quella veste ma trova scarso successo, anche se attira l'attenzione dei discografici europei e viene pubblicato dalla A&M inglese.
Solid State Survivor incontra invece straordinario favore, arriva in classifica in Giappone e vi resta per oltre un anno. Confortati da quell'hit, Hosono e i suoi vanno in tournče alla fine del 1979 negli Stati Uniti (con i Tubes) e si presentano poi in Europa con organico ampliato a comprendere il tastierista Akiko Yano, il chitarrista Kazumi "Kylyn" Watanabe e il tecnico di computer Hideki Matsutake: tracce di quelle date sono rintracciabili su Public Pressure.

Il 1980 č la stagione d'oro della Yellow Magic Orchestra: i nuovi dischi sono in vetta alle classifiche giapponesi e trascinano in alto anche i due precedenti.
Xoo Multiplies segna anche una svolta nella direzione artistica del complesso, che per la prima volta esegue canzoni (tra cui una cover di Tighten Up di Archie Bell). In marzo il gruppo effettua il primo grande tour in Giappone, denominato Technopolis 2000-20. A quel punto i tre si dedicano al mercato inglese, suonano in tour con Wings, Japan, Throbbing Gristle e ricorrono alle collaborazioni esterne del paroliere Chris Mosdell, del produttore Chris Thomas e della moglie Mika (dell'originaria Sadistic Mika Band).

La produzione discografica rimane cospicua ma discontinua. In
Service brani strumentali si alternano a spezzoni recitati da un gruppo teatrale giapponese, mentre People With Nice Smiles si avvale ancora della collaborazione di Matsutake ai computers e di Bill Nelson, il chitarrista dei Be Bop Deluxe.

Nella seconda metā degli anni '80 i progetti individuali relegano in secondo piano l'attivitā del gruppo. Sakamoto č il pių attivo in Occidente. Takahashi prosegue una carriera solistica avvalendosi della collaborazione di illustri colleghi inglesi, tra cui Manzanera e MacKay dei Roxy Music, Sylvian, Jansen e Karn dei Japan. Nel 1982 forma i Beatniks con il tastierista Keiichi Suzuki. Al suo attivo numerosi album editi in Giappone, produzioni, collaborazioni, tournče e una parallela attivitā di artista video e disegnatore di abiti. Hosono si afferma come produttore di artisti per le etichette Alpha e Yen (quest'ultima di sua proprietā), lavora con Sandii & The Sunsetz e Test Pattern e pubblica anche lui come solista. Entrambi collaborano frequentemente con Sakamoto.

Il trio si riunisce nel 1993 per realizzare
Technodon ma si scioglie poi nuovamente, per poi riformarsi occasionalmente una volta iniziato il nuovo millennio. Da una di queste performance viene tratto il live Londonymo: Yellow Magic Orchestra Live In London.

da
Enciclopedia del Rock ed. Arcana


- Yellow Magic Orchestra
(1979) A&M sp 735 - vinile

1. Computer Game - 2. Firecracker - 3. Simoon - 4. Cosmic Surfin - 5. Computer Game - 6. Yellow Magic (Tong Poo) - 7. La Femme Chinoise - 8. Bridge Over Troubled Music - 9. Mad Pierrot

Musicians:
Riuichi Sakamoto, Yukihiro Takahashi, Haruomi Hosono, Hideki Matsutake, Shunichi Hashimoto, Masayoshi Takanaka, Tokomo Nunoi

Produced by Haruomi Hosono
Recorded at Studio A-Tokyo, July 10 to September 5, 1978
Engineering by Noiro Yoshizawa and Atsushi Saito
Cover by Lou Beach

Quando Sakamoto trafficava con sintetizzatori e batterie elettroniche. Affiancato da Yukihiro Takahashi e Haruomi Hosono, immaginava dei Kraftwerk del Sol Levante.
Vaghe derive orientaleggianti a denunciarne l'origine geografica, ma la base era techno-pop in anticipo di un paio d'anni sui colleghi inglesi. E quindi all'epoca era piuttosto naif. Il brano di maggiore successo fu un'innocente filastrocca chiamata
Computer Game.
Nei dischi seguenti il trio approfondė la sua ricerca (pių nel maturo
Technodelic che in Solid State Survivor, anch'essi ristampati nell'occasione insieme al blando Naughty Boys).
Ma questo primo album si fa apprezzare ancora oggi per il proprio spontaneo candore. Al silicio.
Alberto Campo da Musica di Repubblica n° 408 - 18 maggio 2004

- Technodelic
(1983) Alfa ls 9153 - cd

1. Pure Jam 4.30 - 2. Neue Tanz 4.59 - 3. Stairs 4.15 - 4. Seoul Music 4.47 - 5. Light In Darkness 3.39 - 6. Taiso 4.22 - 7. Gradated Grey 5.34 - 8. Key 4.34 - 9. Prologue 2.23 - 10. Epilogue 4.22

Musicians:
Riuichi Sakamoto, Yukihiro Takahashi, Haruomi Hosono

Produced by Haruomi Hosono and Yellow Magic Orchestra
Recorded at Studio A-Tokyo, on August-October 1981
Engineering by Mitsuo Koike
Cover by Yukimaya Okumara

Un disco brillante e generoso per Sakamoto, Takahashi e Hosono; un'opera che oltrepassa i condini dell'electropop, con intenti devianti e misuratamente sperimentali, confermando la sbalorditiva padronanza tecnica degli esecutori e la loro posizione di primissimo piano nel panorama elettronico mondiale.
La scuola giapponese,, guardata con un acerta sufficienza dai teorici occidentali, si pone in evidenza per la cura impiegata nell'attento studio delle sonoritā e il fervido amore per i preziosismi.
Le costruzioni armoniche, ora romantiche, ora gelidamente dissonanti, presentano un'ambivalenza di fondo davvwero interessante. Si tratta di eleganti pagine di un manuale esoticamente elettronico, o di inni subacquei per anime umane prigioniere dell tecnologia?
Grataded Grey č il diamante che splende quietamente sulla vegetazione delle tenere tenebre indonesiane, č un ondeggiante poema di sensualitā orientale degno di Kenzo e Kansai Yamamoto, e i synths esaltano il purissimo onirismo di un'atmosfera vicina ai Japan e Simple Minds. Altrove si possono cogliere leggeri riferimenti all'uso europeo dei famigerati sequencers (Key), risolti con stile inconfondibile jap; Neue Tank, d'altro canto, illistra chiaramente il tipo di ricerca che Yellow Magic Orchestra sta approfondendo nel territorio dell'iterazione ritmica. Ritmo e romanticismo calibrato garantiscono la buona riuscita di Seoul Music e Light In Darkness, quest'ultima giocata brillantemente sull'equilibrio tra passionalitā e delicatezza.
Credo che questo album, technodelicatamente perfetto, trovi il suo unico limite nell'abbondanza eccessiva di temi e soluzioni armoniche profuse in ogni solco, laddove un maggior senso della misura avrebbe garantito il pieno successo per Sakamoto e compagni. Si potrebbe tentare un parallelo con i cugini teutonici, ovviamente i Kraftwerk, suggerendo l'impressione che la differenza sostanziale tra le sue bands tecnologicamente egemoni risiede nel modo di intendere l'uso dei sintetizzatori: per i Kraftwerk sono un tramite con possibilitā di aperture finalizzate; per Yellow Magic Orchestra sono un fine che garantisce caso, e questo č definitivo, i tre simpatici Yellow sono proprietari di menti lucidissime ed incredibilmente raffinate, che li hanno elevati ai vertici supremi della stirpe elettronica mondiale. (...)
Alessandro Calovolo da Rockerilla n° 26 luglio/agosto 1983

- BGM
(1981) A&M sp 4853 - vinile

1. Ballet 4.35 - 2. Music Plans 4.30 - 3. Rap Phenomena 4.30 - 4. Happy End 4.31 - 5. 1000 Knives 5.21 - 6. Cue 4.30 - 7. U.T. 4.32 - 8. Camouflage 4.35 - 9. Mass 4.30 - 10. Loom 5.15

Musicians:
Riuichi Sakamoto, Yukihiro Takahashi, Haruomi Hosono

Produced by Haruomi Hosono
Recorded at Studio A-Tokyo on 1981
Engineering by Mitsuo Koike and Yoshifumi Lio
Cover photo by Kenji Miura