Kip Hanrahan
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- Desire
Develops An Edge
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- Desire Develops An Edge
(1983) American Clavè 1009 - vinile
1. Two (Still in Half-Light) 5.36 - 2. Early Fall 2.09 - 3. Velasquez 5.04 - 4. (Don't Complicate) The Life (La Vie) 6.44 - 5. The Edge You Always Loved
In Me 2.22
- 6. Sara
Wade 2.54
- 7. Far
From Freedom 1.31
- 8. All
Usorking Class Boys 3.58 - 9. Child Song 2.35 - 10. Trust Me Yet 4.53 - 11. Nancy (The Silence Focuses On You...) 4.28 - 12. Desire Develops An Edge 6.15 - 13. What Is This Dance, Anyway?
3.41 - 14. Meaning A Visa 3.40 - 15. Nocturnal Heart (Coracao Noturno) 4.54 - 16. Her Boyfriend Assess His
Value And Pleads His Case 4.33 - 17. Jack And The Golden
Palominos 3.49
Musicians:
Kip Hanrahan, Jack Bruce, Steve Swallow, Puntilla Orlando Rios,
Ignacio Berroa, Jamaaladeen Tacuma, Ricky Ford, John
Stubblefield, Arto Lindsay, Jerry Gonzalez, Elysee
Pyronneau, Alberto Bengolea, Sergio Brandao, Anton Fier,
Jody Harris, Ti'Plume Ricardo Franck, Tico Harry Sylvain,
Milton Cardona, Molly Farley, Olufemi Claudette Mitchell,
Ned Rothemberg, Frisner Augustin, John Scofield, Teo
Macero, Gene Golden, Mario Rivera, Hannibal Peterson,
David Moss, John Zorn
Produced by Kip Hanrahan
Recorded during July, August and September 1982 and April
and June 1983 at The Latin/Eurosound Studios, New York
City
Enginnering by David Rodriguez and John Fausty
Cover photo by Andy Freeberg
Confrontarsi
continuamente. Evolversi in ogni direzione. Cedere infine
al piacere dei ritmi, dolci o aggressivi che siano:
sembrano queste le linee su cui si muove l'attività di
Arto Lindsay dai DNA a oggi, che, oltre a Golden
Palominos, vuol anche dire questa stupenda partecipazione
alla seconda prova del compositore e arrangiatore Kip
Hanrahan. Il quale ha affidato le sue composizioni ad uno
straordinario ed eterogeneo ensemble di strumentisti:
dopo Lindsay, troviamo anche Fear, onnipresente negli
ultimi tempi, e Tacuma (vale a dire i tre quinti dei
Palominos), Jody Harris (Raybeats), addirittura Jack
Bruce, mitico bassista dei Cream, che sfodera una capacità
vocale incredibile, perfettamente integrata nei ritmi
africani e sudamericani che una vera e propria folla di
percussionisti di colore (cubani e haitiani sopratutto)
costruisce lungo tutto l'arco del disco (che è doppio
dato che c'è anche un 'Ep di lunghezza più che
rispettabile) senza avere nessun bisogno di DMX nè di
alcuna percissione elettronica per far battere i piedi e
muovere i fianchi degli ascoltatori.
La canzone che da il titolo al disco, oltre sei minuti di
sole percussioni ha prove da vendere per un'eventuale
quanto inutile dismostrazione. E su lla stessa facciata
dell'Ep un'altra preziosa song, titolata Meaning
A Visa, ci dà l'esatta misura della
capacità di questa sezione ritmica reggendosi per più
di due minuti solamente sulla voce e sulle percussioni e
ragalandoci un emozionante finale dove quattro chitarre
elettriche quasi sottotono prendono per mano la melodia
insieme al basso e alle maracas, il tutto senza una
virgola di elettronica: l'entusiasmo a quel punto è
veramente difficile da trattenere.
Sara Wade, Far
From Freetown e All Us
Working Boys invocano l'Africa come
musa ispiratrice e riescono a far sentire la sua voce
anche al di qua dell'oceano in una eccitante miscela con
ritmi e temi più tipicamente sudamericani. Assolutamente
a suo agio a punteggiare queste ondate di percussioni, la
danelectro undici corde di Lindsay libera il suo
strumento una volta ancora di tutte le incombenze
melodiche affidategli quindici anni certo chitarrismo
rock e ritorna con estrema pulizia e determinazione al
battito originario: Trust Me Yet
e Velasquez i titoli
dove questa intenzione è meglio realizzata.
Da non dimenticare infine Jack And The
Golden Palominos, dove l'organico
Palominos è quasi al completo, con Zorn al sax alto e
David Moss alle percussioni: i morbidi ricami di Jody
Harris alla chitarra e di Stubblefield/Zorn ai sax
vengono stravolti e resi inquieti dall'anomalo tappeto
percussivo costruito dal quantetto ritmico Moss, Fier,
Lindsay e Tacuma.
Mauro
Sargiani da Buscadero n° 34 febbraio 1984
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