John Zorn
album
in pagina:
- Film
Works 1986 - 1990
- Spillane
- Film
Works XVI
- The
Gift
-
Mount Analogue
collabora in:
- Lost In The Stars/The Music Of Kurt Weill
(AA.VV.)
- Greed
(Ambitius
Lovers)
- Homeland
(Laurie Anderson)
- Step Across The Border
(Fred
Frith)
- Golden Palominos
(Golden
Palominos)
-
Desire Develops And Edge
(Kip
Harahan)
- Absinthe
-
Naked City
- Radio
- Torture Garden
(Naked City)
- Live in Japan
(Valentina
Ponomareva)
Meastro incontrastato
dell'avant-garde newyorkese, il sassofonista John Zorn si segnala fra le
personalità più creative e controverse della musica contemporanea,
capace di sconcertanti disgressioni jazz, rock, free, trash,
progressive, be-bop.
Le prime incisioni, rimaste inedite per un lungo periodo(First
Recording), risalgono agli inizi degli
'70, anche se è con il finire di quel decennio che Zorn esplode come
fenomeno della downtown di New York, dove per molto tempo si esibisce in
locali di infima categoria.
Dei primi anni '80 sono opere decisamente fuori dagli schemi come
Pool e
Archery, oltre
alla partnership con Eugene Chadbourne in
In Memory Of Nikki Arane,
collaborazione che negli anni trova ulteriori sbocchi. Dopo il primo
vero "classico" della sua discografia, Cobra giunge l'altrettanto
imprescindibile The Big Gundown:
accompagnato da una serie di nomi quali Arto Lindsay, Diamanda Galas,
Anton Fier, Fred Frith, Bill Frisell e altri.
Zorn propone una personale e caustica revisione del repertorio di Ennio
Morricone, da La Classe Operaia Va in Paradiso a Once Upon A Time In The
West. Nello stesso periodo pubblica anche due volumi dedicati a Sonny
Clark, intitolati Voodoo,
riconosciuti come le sue prime opere più creative. Del 1988 è un altro
punto fermo della discografia di Zorn,
Spy Vs. Spy: The Music Of Ornette Coleman,
uscito in contemporanea a un progetto parallelo che negli anni
interessanti sviluppi, quello dei Naked City, autori fra l'altro della
lunga suite Torture Garden,
in cui compaiono, oltre a Frisell (chitarra) e Frith (batteria), Wayne
Horvitz (tastiere) Joey Baron (batteria) e Yamatsuka Eye (voce), tutti
collaboratori stretti del musicista.
Con l'inizio degli anni '90 l'attività del musicista si diversifica
ancora di più, iniziando da opere come
Locus Solus e sopratutto
Kristallnacht,
con cui inizia la sua personale rivisitazione delle proprie radici
ebreo-klezmir, culminata nel monumentale progetto
Masada
(inaugurato nel 1994), un corpus di centinaiadi composizioni il cui
scopo è quello di trasportare nella contemporaneità l'idea stessa di una
tradizione musicale ebraica.
Del 1995 è inoltre la nascita della Tzadak, etichetta personale di Zorn
che si afferma subito come un punto di riferimentodi molte avanguardie
newyorkesi.
Tra i suoi progetti più recenti, si segnalano gli album appartenenti
alla serie Music Romance, una serie di dischi dal vivo registrati in
occasione del proprio cinquantesimo compleanno e una seconda parte del
progetto Masada
sottotitolata The Books Of Angels
e composta da trecento composizioni.
Nel 2005, infine, Zorn è uno dei fondatori di The Stone, locale
newyorkese dedicato alla musica e alle performance finanziato
esclusivamente da donazioni e dalla vendita di cd registrati in
occasione dei concerti che vi si tengono.
da Enciclopedia del Rock
ed. Arcana
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- Film Works 1986 - 1990
(1991) Elektra Nonenush 9 79270 - cd
White And Lazy (1986)
1. Main Title '55 - 2. Homecoming 1.15 - 3. The heist 3.20 - 4. Meat Dream 1.15 - 5. Phone Cell '50 - 6. End Title 1.59
The Golden Boat (1990)
7. Fanfare '30 - 8. Theme 2.59 - 9. Jazz I 2.51 - 10. Horror Organ 1.06 - 11. Mexico 1.56 - 12. Mood 3.17 - 13. Rockabilly 2.01 - 14. Slow 2.47 - 15. Jazz Oboes 2.33 - 16. The Golden Boat 2.58 - 17. End Titles 2.53
The Good, The Bad And The Ungly (1987)
18. The Good, The Bad And The
Ungly 1.04
She Must Be Seeing Things (1986)
19. Main Title 1.04 - 20. Swirling Shot 1.20 - 21. Homecoming 3.22 - 22. Catalina Flash '28 - 23. Seduction 4.54 - 24. Sex AShop Boogaloo 2.47 - 25. Catalina Escapes 1.11 - 26. Worms 1.04 - 27. Death Waltz Fantasy 1.24 - 28. Following Sequence 3.03 - 29. Movie Set 1.20 - 30. Climas 2.53 - 31. Going To Dinner 2.38 - 32. End Titles 3.27
Musicians:
John Zorn, Robert Quine, Melvin Gibbs, Arto Lindsay, Carol Emanuel, Anton Fier, David Weinstern, Vicki
Bodner, Anthony Coleman, David Shea, Ciro Baptysta,
Robert Previte, Bill Frisell, Fred Frith, Wayne Horowitz, Shelley
Hirsch, Tom Varner, Jim Staley, David Hofstra, Nana Vasconcelos
Produced by John Zorn
Meglio
tardi che mai è il caso di dire difronte a questo CD
gioiello, finalmente disponibile anche in edizione
europea un anno e mezzo dopo l'uscita esclusiva sul
mercato giapponese. Lo scrigno delle sorprese dura 68
minuti per un totale di 32 brani relativi a colonne
sonore di 4 film diversi. Il folle genio newyorkese ha
l'occasione di mostrare il lato più lucido (oserei dire
morbido) nel suo talento di assemblatore d'assalto, in
una sequenza memorabile di atmosfere misteriose e
scatenate, talvolta triturate e riaccostate nell'ambito
di un solo minuto, da sempre Zorn è appassionato delle
brevi durate, ed è abilissimo nel creare una sorta di
blob musicale con rapidi flash su tutti i possibili
generi strumentali rivisutati con grande spirito
grottesco.
Il soundtrack più sorprendente per varietà timbrica e
influenza stilistica è She Must Be
Seeing Thing in cui Zorn usa una
strumentazione vastissima (dall'arpa ai timpani, dal
corno francese alle chitarre elettriche) per evocare
momenti di alta tensione morboa: la statura stellare dei
musicisti (ovvero il meglio dell'avant-garde newyorkese
con Bill Frisell, Bobby Previte, Wayne Horwitz, Nana
Vasconcelos e altri ancora) non fa che arricchire di
nuovi sussulti creativi le fasi più torbinose dello
score, passando da momenti di imprevedibile dolcezza o di
sensualità rhythm and blues. Lo Zorn abrasivo e
dissacrante sbuca nel soundtrack di Lazy
And White, affidato a un'agguerrita
electric band con le chitarre ribelli di Robert Quine e
Arto Lindsay che citano rockabilly, harcore punk, e blues
in una cavalcata disinvolta, deliziosamente surreale la
trovata dell'assolo di arpa sullo swing dandy di Phone
Call. Viceversa lo score di The
Golden Boat del 1990 pesca in un grande
assortimento di generi e di strumenti, con una vena
melodica misteriosamente cupa disegnata dall'oboe su
tappeti percussivi molto inquietanti, per esplicita
ammissione di Zorn stesso nelle note di copertina, la
colonna sonora è la risposta musicale alla logica dei
B-Movies, ossia la ricerca del massimo risultato creativo
usando i mezzi più limitati (e l'esito può essere
sorprendente come nell'enigmatico Slow,
nella misteriosa Mood e
nell'incredibile funk atonale End Titles).
La chicca più divertente di tutto il cd è The
Good, The Bad And The Ungly di
Morricone (ossia il celeberrimo "Il buono, il brutto
e il cattivo), inusitatamente commissionata dalla Camel
per uno spot pubblicitario: come avvenne nel famoso 'Lp The
Big Gundown dedicato a Morricone, Zorn
tritura il tema in un minuto di travolgente arrembaggio
sonoro ed è inutile dire che la multinazionale preferì
non rischiare scegliendo la versione più rassicurante di
una band reggae.
Massimo
Bracco
da Buscadero n° 125 maggio 1992
- Spillane
(1987) Elektra Nonenush 7559 79172 - cd
1. Spillane 25. 12 - 2. Two Lane Highway 18.16 - 3. Hico Killer 4.46 - 4. Forbitten Fruit 10.20
Musicians:
John Zorn, Robert Quine, Anthony Coleman, David Hofstra, Bill Frisell, Bob James, Bobby Previte,
Jim Staley, David Weinstein, John Lurie, Albert Collins, Big John
Patton, Wayne Horvitz, Melvin Gibbs, Ronald Shannon
Jackson, David Harrington, John Sherba, Hank Dutt, Joan
Jeanrenaud, Christian Marclay, Ohta Hiromi
Produced by John Zorn
Recorded at Radio City Studios, New York City on
June/August 1986, Metal Box Studio on September 1987,
Tokyo
Engineering by Don Hunerberg and Ono Seigen
- Film Works XVI
(2005) Par Media zz 05gp0001857 - cd
1. Gadani Slipway 9.02
- 2. Juju 6.15
- 3. Sulphur Mining 6.30
- 4. Horn Carrier 3.16
- 5. Atmosphere 2.14
- 6. The Miners 3.06
- 7. Steel Foundry 6.01
- 8. Work Trance 3.20
- 9. Ghost Ship 2.51
- 10. Dark Caves 2.51
- 11. Slaughterhouse 9.10
- 12. Guitar Juju 6.20
Musicians:
John Zorn, Cyro Baptista, Ikue Mori, Jamie Saft, Shanr Ezra Blumenkranz
Produced by John Zorn
Recorded on Janury-March 2005
Engineering by Jamie Saft and Frank Booth
- The Gift
(2005) Par Media zz 08 gp - cd
1. Makahaa
5.18 - 2.
The Quiet Surf 3.15 - 3.
Samarkan 6.39 - 4.
Train To Thiensan 3.52 - 5.
Snake Catcher 6.30 - 6.
Mao's Moon 5.17 - 7.
Cutting Stone 7.08 - 8.
La Flor Del Barrio 3.10 - 9.
Bridge To The Beyond 5.30 - 10.
Makahaa 4.34
Musicians:
John Zorn, Mark Ribot, Jamie Saft, Trevor Dunn, Cyro Baptista, Joey
Baron, Neil Rothenberg, Dave Duglas, Jennifer Choi, Masumi Rostad,
Roman Ramakrishnan, Greg Cohen, Mike Patton
Produced by John Zorn
-
Mount Analogue
(2012) Tzadik tz 394 - cd
1. Mount Analogue
38.21
Musicians:
John Zorn, Cyro Batpista,
Shanir Ezra Blumenkranz, Tim Keiper,
Brian Marsella, Kenny Wolleseni
Produced by John Zorn
Recorded June 1 and 15 at EastSide Sound, New York
Engineering by Marc Usselli
Cover painting by Remedios Varo
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