Marianne Faithfull
album
in pagina:
- A
Childs Adventure
- Strange
Weather
- Blazing
Away
- Broken English
- A Secret Life
- Horses And High
Heels
collabora in:
- Lost In The Stars/The Music Of Kurt Weill
(AA.VV.)
- Trouble In Mind
(Mark
Isham)
-
Review
(Michael
Mantler)
Figlia di una baronessa austriaca, studentessa nel
rigido collegio femminile di Reading, Marianne Faithful vede cambiare
improvvisamente la propria esistenza quando nel 1964 partecipa a una
festa londinese in compagnia di John Dumbar. Tra gli invitati i Rolling
Stones e il loro produttore Andrew Loog Oldham, che trova il viso della
Faithful perfetto per lanciare composizione di Jagger e Richards,
As Tears Go By. Casualmente anche la voce si rivela adatta: timida ma
garbata, con l'aspetto di una ragazza pulita di buona famiglia, Marianne
proietta la canzone nei Top 10 nell'agosto del 1964. Il secondo singolo,
Blowin' In The Wind di Dylan, non ha successo, ma i tre successivi tornano
in classifica nel 1965: Come And Stay With Me, This Little Bird e Summer Night. Il personaggio Faithful funziona perfettamente al
punto che i primi due album Come My Way e Marianne Faithful entrano conteporaneamente in classifica, pur essendo
stati pubblicati lo stesso giorno.
Nel 1966 si separa da Dumbar, sposato in precedenza, per dedicarsi ai
Rolling Stones e scegliere infine Jagger, come dichiarerà anni dopo in
un'intervista. La burrascosa relazione con il cantante, la rapida
scalata alle cronache, i primi affari di droga, sostituiscono la
popolarità ottenuta come interprete. Un altro disco,
North Country Maid, e un piccolo siccesso con
Is This What I Get For Loving You Baby, nel 1967, preludono all'allontanamento dalla scena
musicale. La Faithful si dedica infatti, con discreti risultati, al
cinema e al teatro, interpretando due film, con Oliver Reed e Alain
Delon, e recitando in un adattamento dell'Amleto nelle Tre Sorelle di
Cechov, con Glenda Jackson. Nel 1969 ritorna al rock con
Something Better, prodotto da Jagger, ma il rientro è frustrato da un
incidente con la droga che la riduce in fin di vita, quando, mesi dopo,
si trova in Australia con Jagger per girare il film Ned Kelly. Si
rimetterà completamente solo anni più tardi, troncando però di lì a poco
la sua relazione con il cantante degli Stones. Per gran parte degli anni
'70 è costretta a lunghi mesi di ospedale, e riappare nel 1974 in
occasione di uno special televisivo con David Bowie, cui segue due anni
più tardi il singolo Dreamin' My Dreams e l'omonimo album, il primo dopo oltre dieci anni,
registrato con l'aiuto della Grease Band. Il ritrovato successo arriva
nel 1979 con Broken English e nuove prospettive artistiche. La collaborazione con
il chitarrista e compositore Barry Raynolds, una nuova veste del
personaggio Faithful e un nuovo timbro vocale, roco e molto sensuale,
poco ricordano la sfrontata ragazzinina di molti anni prima. L'album
guadagna il platino e riporta il nome dell'artista prepotentemente in
prima fila. Alcune eccellenti composizioni (su tutte
Broken English e The Ballad Of Lucy Jordan), una riuscita cover di
Working Glass Hero di Lennon e un'eccellente schiera di musicisti
capeggiati da Steve Winwood, giustificano il successo. La coppia
Faithful-Reynolds prosegue con ottimi risultati anche con gli album
successivi: Dangerous Aquaitance e sopratutto A Child's Adventure, con il buon singolo
Blue Millionaire.
Nel 1985 la Faithful è chiamata dal produttore Hal Willner a partecipare
al progetto di Lost In The Stars, tributo alla musica di Kurt Weill e più tardi da Mark
Isham, per la colonna sonora di Trouble In Mind, in cui esegue brani di Isham e di Kris Kristofferson.
Nel 1987, abbandonato Reynolds ancora con Willner, la Faithful
pubblica l'ottimo Strange Weather, che prende il titolo da una canzone di Tom Waits
all'epoca inedita (apparirà poi su
Big Time). Il disco è immerso in un desolato scenario
crepuscolare, con la voce dell'artista che sembra riandare a certe
canzoni europee degli anni '30 e '40. In repertorio anche una rilettura
di As Tears Go By e una traduzione di
I'll Keep It With Mine di Bob Dylan.
Il rpimo passo negli anni '90 è il celebrato live
Blazing Away, registrato in due giorni alla St. Anne's Cathedral di
Brooklyn, New York, con l'accompagnamento di famosi musicisti come Garth
Hudson (The Band), Marc Ribot, Dr. John e Fernado Saunder e con un
repertorio che va da Tom Waits (Strange Weather) a John Lennon (Working Glass Hero) fino ai vecchi amici Rolling Stones (Sister Morphine e As Tears Go By).
In seguito ha inizio un periodo di attività collaterali al mondo
discografico (interrotto solo dalla pubblicazione di
A Collection Of Her Best Recordings), durante il quale partecipa a un seminario al Naropa
Institute di Denver, Colorado. E' anche l'occasione per iniziare una
partnership con Allen Ginsberg che porta anche a una breve tournèe
dei due. Per un nuovo lavoro bisogna attendere il 1995, quando viene
pubblicato A Secret Life: prodotto da Angelo Badalamenti, stretto collaboratore
del regista David Lynch (sue le colonne sonore del serial Twin Picks e
del film tratto dal serial Fire Walks With Me-Fuoco Cammina Con Me),
l'opera è molto introspettiva e mette in evidenza le superbe doti vocali
della Faithful: nell'album trova posto anche un brano musicato tratto
dalla Tempesta di William Shakespeare. Il momento felice è suggellato da
una tournèe con il solo ausilio del pianista Paul Trueblood: il
repertorio, poi immortalato su 20th Century Blues, è basato essenzialmente sul song book di Kurt Weill.
scritto per le opere di Berthold Brecht, che trova nella musicista
inglese un'interprete affascinante e particolarmente coinvolgente; la
stessa che, un po' a sorpresa, partecipa a
The Memory Remains, il primo singolo tratto da
Reload dei Metallica.
Vagabond Ways è il primo lavoro con la Virgin: la cantante,
affiancata in alcuni brani da Daniel Lanois, incide canzoni scritte
appositamente per lei da Elton John (For Waiting You), Roger Water (Incarceration Of A Flower Child) e brani più datati come
Tower Of Song di Leonard Cohen. Incapace di ripetersi, per il
successivo Kissin' Time passa da Elton John a Billy Corgan (Smashing Pumpkins).
A settembre 2004 arriva un nuovo lavoro,
Before The Poison, con tre brani scritti con Nick Cave e la
partecipazione di Damon Albarn dei Blur e P.J. Harvey. Notevole anche il
cast che partecipa a Easy Come Easy Go: ancora Cave, Antony, Jarvis Cocker, Rufus Wainwright e
Keit Richards. Nel mentre, la Faithful interpreta con successo il film
di Sam Garbaski: Irina Palm.
da Enciclopedia del Rock ed. Arcana
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- A Childs Adventure
(1983) Island ILPS 19734 - vinile
1. Times Square 4.22 - 2. Blue Millionaire 5.35 - 3. Falling From Grace 3.58 - 4. Morning Come 5.16 - 5. Ashes In My Hand 4.51 - 6. Running For Our Lives 4.48 - 7. Ireland 4.37 - 8. She's Gor A Problem 3.55
Musicians:
Marianne Faithfull, Terry Stannard, Fernando Saunders,
Milkey Chung, Wally Badarou, Barry Reynolds, Ben
Brierley, Rafael De Jesus
Produced by Wally Badarou, Barry Reynolds and Harvey
Goldberg
Engineering by Harvey Goldberg
Cover by Tony Wilgun
Idolo
delle ragazze inglesi nei '60, modello di un'intera
generazione dopo tre albums di grande successo, scomparve
dalle scene musicali e mondane fin dal '69. Ormai
alcolizzata e drogata, avviata verso un viale del
tramonto che sembrava ormai definitivo, dimenticata da
tutti, torna inaspettatamente alla ribalta nell'80, con Broken
English, splendido esempio di ciò che
può esprimere un Tom Waits in versione femminile:
sentimenti, esperienze, disperazione, delusioni e dolori
della vita, il tutto espresso nel modo più immediato e
coinvolgente possibile.
L'album successivo, Dangerous
Aquaitances è il momento di pausa e di
riflessione; forse il lavoro è stato più voluto dalla
casa discografica che voleva sfruttare l'incredibile
successo che il ritorno di Marianne aveva avuto: un
prodotto orecchiabile e commerciale, ma con ottimi
spunti; un rock elegante ed impeccabile, ma con il
fascino della sua voce. Nel frattempo sono stati
ristampati i suoi primi albums in varie raccolte, tutte
molto interessanti e ben curate.
Questo suo terzo album, del nuovo periodo, rappresenta il
ritorno alle atmosfere tipiche di Broken
English: tutto è pervaso di tristezza
e malinconia, della violenza di tutti i giorni, ma che
risalta è la grinta e la cattiveria delle
interpretazioni della Faithfull.
Voce sofferta, ora sensuale, ora dolce che narra i
momenti della vita comune nella sua semplicità e
drammaticità, come nelle stupende Times
Squares e Falling From
Grace o nell'intensa Ireland,
una piccola sorpresa è The Blue
Millionaire, un brano ritmato denso di
atmosfere dance.
Doveroso un cenno a Barry Reynolds, cantante,
chitarrista, compositore di quasi tutte le canzoni con
Marianne e cooproduttore dell'album, artista molto
interessante autore di un album solo veramente eccellente.
Daniele
Ghisoni da Rockerilla n° 34 maggio 1983
- Strange Weather
(1987) Island ilps 9874 - vinile
1. Stranger Intro '36 - 2. Boulevard Of Broken Dreams 3.04 (A. Dublin/H Warren) -
3. I Ain't
Going' Down To The Well No More 1.07 (H. Ledbetter/A. Lomax/J.
Lomax) 4.
Yesterday 5.18
(O. Herbach/J. Kern) - 5. Sign Of Judgement 2.53 (K. Prince Moore) - 6. Strange Weather 4.13 (T. Waits/K. Brennan) -
7. Love
Life And Money 4.05
(J. Dixon/H. Glover) - 8. I'll Keep It With Me 3.46 (B. Dylan) - 9. Hello Stranger 2.30 (D. Pomus/Mac Rennack)
- 10.
Penthouse Serenade 2.34 (W. Jason/V. Burton) - 11. As Tears Go By 3.42 (M. Jagger/K. Richard/A.
Oldham) - 12.
A Stranger On Earth 3.56 (S. Feller/r. Ward)
Musicians:
Marianne Faithfull, Bill Frisell, Michael Levine, Sharon
Freeman, Fernando Saunders, J.T. Lewis, Chris Hunter,
Garth Hudson, Mac Rebennack, Robert Quine, Steve Slagle,
Willian Schimmel, Lew Soloff
Produced by Hal Willner
Engineering by Joe Ferla
(...) Strange Weather
è il prodotto finito del tipico disco che si vuole
definire "d'atmosfera", curato nei dettagli,
buono per tutte le età e adatto all'ascolto serale o,
ancor meglio notturno (musica "d'approccio" si
potrebbe dire). A questo punto la critica principale che
può venir mossa alla Faithfull è quella di essersi
adeguata ancora una volta ad un nuovo clichè se non
proprio imposto almeno guidato da altri (oltre a Willner
il grande capo della Island Chris Blackwell) come in
fondo era avvenuto all'epoca del ritorno new-wave
oriented di sette anni fa. Tutto questo è senz'altro
vero però si deve pur ammettere che Marianne Faithfull
nei panni della chanteuse fatale funziona bene con quel
viso ancora bello nonostante le offese patite e
sopratutto con il suo ormai caratteristico canto
arrochito anche lui figlio di molti vizi del passato. E
poi Strange Weather,
patinato fin che si vuole, è davvero un gran bel disco,
specie là dove è il tratto decadente e sensuale a
prevalere come dimostrano le due splendide tracce poste
in apertura del primo lato, la mitteleuropea Boulevard
Of Broken Dreams e il gospel per sola
voce Ain't Goin' Down To The Well No
More; altre composizioni dell'album
scorrono invece sulle strade più tranquille della
raffinatezza "evergreen" con qualche manierismo
strumentale ma molti momenti assai riusciti quali il
prestigioso inedito a firma Tom Waits e signora che
titola il disco e Love, Life And Money
col solo accompagnamento del piano di Dr. John.
L'onore del pensierino conclusivo spetta però a As
Tears Go By che fu nel 1964 la prima
canzone incisa dalla diciasettenne Marianne; sono passato
ventitre anni ma solo ora evidentemente ella ha sentito
la necessità, la possibilità di recuperarla; non credo
si tratti di nostalgia ma, semmai, solo di uno sguardo,
intenso e in qualche modo triste, ad un passo ormai
definitivamente chiuso.
Antonio
Vivaldi da Rockerilla n° 86 ottobre 1987
- Blazing Away
(1990) Island ILPS 9957 - vinile
1. Les Prison Du Roi - 2. Strange Weather - 3. Guilt - 4. Working Glass Hero - 5. Sister Morphine - 6. As Tears Go By - 7. Why D'Ya Do It? - 8. When I Find My Love - 9. Ballad Of Lucy Jordan - 10. Times Square - 11. Blazing Away - 12. She Moved Through The Fair - 13. Broken English
Musicians:
Marianne Faithfull, Garth Hudson, Dr. John,
Marc Ribot,
Fernando Saunders, Dougue Brown, Lew Soloff, Barry
Reynolds
Produced by Hal Willner
Recorded live on St. Anne's Cathedral, Brooklyn, New York
on November 25 and 26 1989
Narra una
leggenda nordica che se un uomo ha la possibilità di
vedere i demoni, potra continuare a vivere ma la sua
esistenza rimarrà terribilmente sconvolta. Non sappiamo
quali demoni abbia visto la signora Faithfull ma
certamente le vicende terrene della ragazza devono essere
state sconvolgenti.
Dopo un lungo silenzio, Marianne all'età di quarantotto
anni portati peraltro malissimo, incide un album dal vivo
accompagnata da valenti musicisti. Blazing
Away, questo il titolo
del lavoro, è senza dubbio il migliore della sua lunga
carriera artistica rivolta verso una ricerca più
personale che musicale con risvolti, in alcuni casi,
dolori. Forse l'album non verrà apprezzato nella calda
estate che si avvicina, certamente la fase autunnale
sarebbe stata più consona ad un suono così triste e
melanconico: As Tears Go By è
ormai grazie alla Faithfull, un classico senza tempo, il
"viale del tramonto" dell'epoca beat. Ma
andiamo con ordine.
Lo scorso anno, alla fine di novembre, nella cattedrale
di sant'Andrea a Brooklyn, Marianne accompagnata dal boy-friend
Barry Reynolds, decide di registrare il concerto che terrà
in quel luogo unusuale. L'accompagnano amici di lunga
data, quali Garth Hudson alle tastiere e alla
fisarmonica, Mc Rebennack alias Dr. John al piano, Marc
Robot alla chitarra, Fernando Saunders al basso. Alla
batteria siede Dougie Browne mentre si diletta ai fiati
Lew Soloff. Il risultato è grandioso.
Marianne non ha una voce meravigliosa. Quello che più
impressiona nella vocalità della signora inglese è il
tono drammatico delle sue interpretazioni. E come se un
velo nero adombrasse oggetti e sentimenti, come se
un'ombra di tristezza aleggiasse nella cattedrale,
sconsacrata suppongo, di Sant'Andrea sui musicisti, sul
pubblico e anche su di noi indiretti ascoltatori. Si
anche noi non riusciamo a sfuggire a questa immensa ala
nera che ricopre l'anima di tutte le canzoni dell'album. Blazing
Away merita un'attenta analisi dei
brani, seguitemi in questo percorso tra tristezza e umano
dolore.
Les Prisons Du Roi è
una storia d'amore non certo a lieto fine ove si narra la
vicenda di un innamorato che ruba per amore un diamante.
Scoperto e arrestato viene rinchiuso nella progione del
re mentre la ragazza piange il suo sconsolato amore che
non potrà mai più rivedere. Il testo in francese
evidenzia la trama favolistica e il lato romantico della
triste vicenda. Marianne, al solito, si impossessa della
storia con trasporto e anche noi ci sentiamo infelici e
speriamo con lei, che il suo amore venga presto liberato.
Strange Weather: brano
di Tom Waits e Kathleen Brennan, già inciso nel 1987
dalla Faithfull nell'album omonimo. La canzone è
ambientata a Londra tra la nebbia e pioggerellina di puro
stampo inglese, nei pressi di London Bridge, dove si
recano i Pogues a cercare la giusta ispirazione. Il tocco
di classe a questa struggente ballata che narra,
perbacco, di un amore ormai finito, è data dalle note di
pura melanconia ottenuta dalla fisarmonica di Garth
Hudson.
Guilt, scritta da
Barry Reynold permette a Marc Ribot, dal cognome equino
di mettersi in bella evidenza con un pregevole assolo di
chitarra seguito da una toccante e personale esibizione
di Dr. John al pianoforte. Sia Dr. John che Hudson e
Saunders hanno già collaborato con la Faithfull nel
preceente Strange Weather.
Working Class Hero
dalla penna del pacifista Lennon il brano più
politicizzato e più famoso dell'ex Beatles. La versione
della cantante è splendida e la sua voce è aiutata
superbamente dalla chitarra di Reynolds e dalla
fisarmonica di Hudson. Non c'è speranza nella voce di
Marianne, non c'è speranza per la classe lavoratrice.
Sister Morphine: la
cantante confida nelle note di copertina, di aver scritto
il testo di questa drammatica ballata. (...) Questa
versione drammatica della Faithfull potrebbe essere usata
un'efficace campagna antidroga. Puntuale nella sua altra
tragidità l'intervento al sax di Soloff.
Why D'Ya Do It perchè
l'hai fatto? Si chiede la nevrotica Marianne, mentre il
brano evoca atmosfere tra gli Stones e Waits. Il brano
porta la firma di Reynolds e racconta le gelosie e i
tradimenti di due amanti. Ottimi gli "stacchi"
della tromba che allentano la tensione interpretativa When
I Find My Love: scritta a quattro mani
dalla cantante e da Reynolds è una semplice ballata che
non riesce a non avere i colori della notte grazie al
sapiente arrangiamento e alla splendida e parca tromba di
Soloff.
Ballad Of Lucy Jordan
composta da Shel Silvestein presenta inusuali e tenui
sapori country. La metropolitana Marianne interpreta con
personalità questo brano vestendo i panni della povera
Lucy. Il brano appare insieme alla versione del brano di
Lennon su Broken English
del 1979.
Times Square uno dei
brani più noti della cantante è seguito da Blazin
Away l'unico brano non registrato in
concerto, porta la firma di Reynolds e della cantante.
She Moved Through The Fair:
brano tradizionale per sola voce, qualcno ne rammenterà
la versione di Morris e Chieftains, la ballata ha toni
magici ed irreali. Con Brokem English si
ritorna a terra. Il brano significa "inglese
confuso, scorretto" come il gergo usato dagli
stranieri, dagli immigrati, dal passo proletariato.
Splendida la versione edita in questo album con base
percussiva grazie all'apporto ritmico di Saunders e alle
fuge di Lew Soloff.
L'album è prodotto da Hal Willner, garanzia di qualità.
No, non ce ne siamo dimenticati ma l'abbiamo lasciata per
ultima con fermo proposito: As Tears Go
Bye è davvero il manifesto della
cantante inglese ma è sopratutto l'evoluzione artistica
di un brano e della sua interprete. Se nel 1964, quando
il singolo era solamente una romantica ballata scritta
dagli amici Mick e Keith per la loro più nota groupi,
ora anche la canzone come la gropie, si è trasformata.
Alla tenue malinconia delle liriche crepuscolari
l'arrangiamento si fa ancora più accorato, davvero senza
speranza, in un'atmosfera che paventa il suicidio (si
confronti questa versione con il brano inciso nel 1987 su
Strange Weather
dove la presenza degli archi mitigava il tono drammatico
della canzone). Nella versione attuale, la presenza della
fisarmonica di Hudson testimonia la resa incondizionata
al destino imminente. (...)
Guido
Giazzi
da Buscadero n° 104 giugno 1990
- Broken English
(1979) Island ilps 19570 - vinile
1. Broken english - 2. Witches's Song - 3. Brain Drain - 4. Guilt - 5. The Ballad Of Lucy Jordan - 6. What's The Hurry - 7. Working Glass Hero - 8. Why D'ya Do It
Musicians:
Marianne Faithfull, Diane Birch, Frankie Collins , Jim
Cuomo, Guy Humphries, Joe Maverly, Maurice Pert, Barry
Reynolds, Terry Stannard, Darryl Way, Steve Windwood,
Steve York, Isabella Dulaney
Produced by Mark Miller Mundy
Recorded at Matrix Studios, London
Engineering by Bob Potter
Cover photo by Dennis Morris
Si dice
che questo sia il rock degli anni Ottanta: una dose
massiccia di spezie inglesi, i suggerimenti morbosi
dell'automatismo tedesco, esecutori capaci e una cantante
dalla voce non troppo convenzionale, impolverata da chissà
quale droga mentale. Se a questo si aggiunge che la
bionda sconvolta si chiama Marianne Faithful, a suo tempo
acclamata complice di Mick "afrodite" Jagger in
Sister Morphine il
gioco è, come si dice, fatto.
Ma la nostra Marianne, che per la prima volta in Broken
English collabora a testi e musica, si
merita il successo decretatogli da un po' a questa parte
sui piatti delle stazioni FM, sulle pagine plastificate
dei giornaletti e (attenzione) sui poveri pavimenti delle
discoteche.
Diciamo pure che in questa miscellanea di elementi ha
saputo cogliere, come per incanto, la formula per la
celebrità; formula peraltro raggiunta dopo anni di
brulichio nel mondo della muscia (circa tre anni fa colse
polvere di stesse con un album, Faithless,
che raggiunse posizioni ragguardevoli nelle classifiche
inglesi) e del teatro.
Se questa è la musica dell'odierna generazione la veste
grafica ne richiama di blue-notte i contenuti: Sister
Morphine ha una sigaretta accesa tra le dita e l'unica
luce scindibile dal buio è quella; la voce, vellutata
carezza gelida, guida tra le note precise e ben marcate
della sezione ritmica tra i sollazzi causati dalle
tastiere di Steve Windwood, session-man impiegatizio, e
tra quelli della chitarra di Guy Humphries che i più
dissociati ricorderanno negli Winkies di Enco, che riesce
a dare il meglio di sè in Why D'Ya Do
It.
Ma il brano che sicuramente avrete più modo d'ascoltare
per le strade o manipolando la la radiolina è appunto Broken
English con una assai robusta cassa di
batteria che programma un bel 2/4 su tutto il motivo.
Gli altri brani si dividono così equiparandosi tra
"ballabili inquieti" e gradevolmente stravolti:
Gli altri artefici di questa scorpacciata notturna sono i
tre membri del vecchio gruppo: Steve York al basso già
East of Eden nonchè solista di dubbia fantasia nel
virgineo Camelo Paradalis,
Terry Stannard (ex Kokomo) alla batteria e Joe Mavety
alla chitarra; tra gli altri "operai" del suono
val la pena citare Darryl Way, ex viaggiatore Curved Air,
Maurice Pert, compagno di John Martyn nonchè Band X e le
vocine di Diane Birch e Frankie Collins entrambe ambedue
Arrival.
Tutto ciò per mostrare la garanzia all'acquirente in
vena di perforazione che resterà ulteriormente convinto
dalla vecchia ballata di Lennon Working
Class Hero adeguata ai tempi bui quanto
dell'artificioso mixaggio che rende il tutto prodotto di
gran classe. (...)
Al
Aprile
da Mucchio Selvaggio n° 28 marzo 1980
- A Secret Life
(1995) Island 524 096 - cd
1. Prologue
2.03 - 2. Sleep 3.43 - 3. Love In
The Afternoon 3.30 - 4. Flaming September 5.01
- 5. She 3.24 - 6. Bored By
Dreams 3.08 - 7. Losing 3.52 - 8. The
Wedding 3.16 - 9. The Stars Line Up 3.51
- 10. Apilogue 3.12
Musicians:
Marianne Faithfull, Angelo Badalamenti, Kinny Landrum, Sam Merendino,
Gordon Gottlieb, Vinnie Bell, Carmine D'Amico, Mark Egan, Rob Devito,
Rufus Reid, Andre Badalamenti, Al Regni, Pamela Sklar, Lawrence
Feldman, Shelley Woodworth, Sherry Sylar, Robert Carlisle, Gene Orloff,
Al Brown, Julien Barber, Richard Sortomme, Lamar Alsop, Ann Barak,
Mitsue Takayama, Kenneth Fricker, Juliet Haffner, Harry Zaratzian,
Mary Helen Ewing, Sue Pray, Caroline Levine, Frederick Zlotkin, Clay
Ruede, Beverly Lauridsen, Julie Green, Richard Locker, Mark Shuman
Produced by Angelo Badalamenti
Recorded at Excalibur Sound, New York
Engineering by Art Pohlemas
Cover by Michele Comte and Wayne Maser
- Horses And High Hills
(2010) Naive nv 822811 - cd
1. The Stations
- 2. Why Did We Have To Part
- 3. That's How Every Empire Falls
- 4. No Reason
- 5. Prussian Blue
- 6. Love Song
- 7. Gee Baby
- 8. Goin' Back
- 9. Past, Present And Future
- 10. Horses And High Heels - 11. Back In Baby's Arms
- 12. Eternity
- 13. The Old House
Musicians:
Marianne Faithfull, Carlo Nuccio, George Porter Jr., Anthony Cuccia, Bob
Andrews, Doug Pettibone, Carol Winton, Jenni Muldaur, Hal Willner, Matt
Rhody, Helen Gilllet, John Porter, Carol Winton, Wayne Kramer, Mark
Bingham, Matt Perrine, Jonathan Frelich, Jon Gross, Jack Craft, Sam
Kraft, Janna Sazlaw, Lou Reed,
Mac Rebennack
Produced by Hal Willner
Recorded at Piety Street Recording, New Orleans on September/October
2010
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