Nana Vasconcelos



album in pagina:

- Saudades

collabora in:

- Greed
  (Ambitius Lovers)

- If You Look Far Enough
- Sagn

  (Arild Andersen)

- Strange Angels
  (Laurie Anderson)


- Live in Buenos Ayres
  (Gato Barbieri)

- Singing Drums
  (Pierre Favre)

- Eventyr
- I Took Up The Runes
- Legend Of The Seven Dreams

  (Ian Garbarek)


- Dancas Das Cabeza
- Duas Vozes
- Fantasia
- Sol Do Meio Dia

  (Egberto Gismonti)

- Earthquake Island
- Possible Music
- Sulla Strada
- Vernal Equinox

  (Jon Hassell)

- Down By Laws
  (John Lurie)

- Lyle Mays
  (Lyle Mays)


- Letter From Home
- Off Ramp
- Travels

  (Pat Metheny)

- Little Creatures
  (Talking Heads)


- Codona

  (Collin Walcott)

- Silent Feet
  (Eberhard Weber)

- Film Works 1986 - 1990

  (John Zorn)

Il brasiliano Nana Vasconcelos, reduce dal combo di Milton Nascimento, dal complesso di Gato Barbieri e dai Codona di Don Cherry e Collin Walcott, si rivelò su Africadeus come virtuoso del "berimbau" afro-americano.

Il suo secondo disco,
Zumbi, è un tour de force poliritmico che utilizza tamburi, tronchi d'albero, strumenti folkloristici e la stessa voce umana con l'unico obiettivo di creare una complessa struttura di sincopazioni, riverberi e dissonanze.

O Berimbao è una più ambiziosa composizione orchestrale che dà modo al percussionista di sbizzarrirsi in acrobazie pirotecniche allo strumento, mentre Ondas è una novelty con inflessioni africane e cinesi, e Cego Aderaldo (con Gismonti alla chitarra) confonde l'umore del blues americano a quello della saudade brasiliana.

Dopo aver inciso dischi di pop-jazz brasiliano sorprendentemente festoso e accessibile, umanamente vicino alle tradizioni folkloristiche delle sue terre (
Amazonas), Vasconcelos si è unito alla nuova avanguardia di New York (con Arto Lindsay alle chitarre e Peter Scherer alle tastiere) per realizzare Bush Dance, un disco ispirato dai ritmi, dai canti e dai rituali ancestrali del Nordeste: è un tripudio di filastrocche arcaiche (Mamae Cade Baleia), di tribalismi sfrenati (Paletò), di solfeggi spensierati (Aquela Do Milton) che culmina nel funk di giungla della title-track e nella ballata minimalista di Calmaria.

Rain Dance conferma questa regressione a una musica più semplice, che talvolta rivela il suo amore per i bambini (Cantei Oba) e tralaltra si ispira ai suoni naturali della foresta (Rain Dance). Don Cherry lo aiuta a comporre la potente visione di Bird Boy.

Con un sound più completo e grintoso Vasconcelos può finalmente dar libero sfogo alla sua immaginazione e al suo innato ritualismo. Al tempo stesso il musicista riesce ad amalgamare la voce umana e il battito di mani fra gli strumenti dell'ensamble.

Nel corso della sua carriera Vasconcelos ha collaborato a centinaia di dischi rock, jazz e new age.

Piero Scaruffi da:
Enciclopedia della Musica New Age, Elettronica, etc
ed. Arcana (1996)



- Saudades
(1980) ECM 11 46 - vinile

1. O Berimbau 18.58 - 2. Vozes (Saudades) 3.14 - 3. Ondas (Na Ohios De Petronita) 7.53 - 4. Cego Aderaido 10.32 - 5. Dado 3.36

Musicians:
Nana Vasconcelos,  Members of Radio Symphony Orchestra Stuttgart conducted by Miaden Gutesha

Produced by Manfred Eicher
Recorded March 1979 at Tonstudio Bauer, Ludwigsburg
Engineering by Martin Wieland
Photos by Roberto Masotti